L’estate, quella in cui si spegne la testa e si cambia scenario, per ricaricarsi e farsi travolgere dalle idee, non so neanche io da quanto non la conosco più. Lo spazio per i pensieri, per le scintille, per le parole da scrivere veloci su un quaderno prima che scompaiano, è stato colmato dall’arrivo di g., dall’ampiezza delle sue azioni e dei suoi ragi…
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