La prima volta che sono stata a Varese, più di dieci anni fa, avevo appena conosciuto una persona nata e cresciuta lƬ, che speravo si accorgesse di me. Nonostante lui non avesse niente a che fare con quella gita, non vedevo lāora di commentare con eccessiva enfasi e sovrabbondanza di particolari quellāavventura su Facebook, al tempo unico social esistente, con la speranza di attirare la sua attenzione. Il fatto che, allāuscita dellāinagurazione a cui ero andata con una paio di amiche e amici, avessimo trovato la cittĆ sotto diversi centimetri di neve e fossimo rimasti bloccati a metĆ del viaggio di ritorno in treno a causa dei binari innevati aveva sicuramente regalato unāepica di tutto rispetto alla mia ricerca di attenzione.
Quello che non mi sarai mai aspettata di ricevere, invece, da quellāesperienza, ĆØ la premonizione che mi ha accolta allāuscita dalla stazione appena sbarcata nella cittĆ mai vista. āIo mi trasferirò qui.ā Sono abbastanza sicura di non averlo detto ad alta voce, ma quella strana sensazione ĆØ rimasta nellāunica altra occasione in cui ho rimesso piede a Varese, per unāaltra mostra, in un altra location.
Ć successo davvero. Anche se non vivo in cittĆ , e per i primi due anni e mezzo passati qui non ci sono quasi mai stata, ora il suo paesaggio, le sue salite e le sue ville sono parte del mio quotidiano.
Ci sono intuizioni che appaiono davanti ai nostri occhi dāimprovviso, senza unāapparente spiegazione, come indizi cosmici mandati da qualcosa di più grande di noi. Passiamo molto tempo a cercare delle spiegazioni a questi eventi, quando, invece, lāunica cosa da fare dovrebbe essere fidarsi e accoglierli.
«Ensemble magnifique; au coucher du soleil, nous apercevions sept lacs. Croyez-moi, mon ami, on peut courir la France et l'Allemagne sans avoir de ces sensations-là .»
«Visione magnifica! Al tramonto del sole si vedevano sette laghi. Credetemi si può percorrere tutta la Francia e la Germania, ma non si potranno mai provare simili sensazioni.»1
RASSEGNA STAMPA
Esquire | Carla Lonzi non sputa solo su Hegel, ma anche su Marx, Lenin e Freud
La Tartaruga, storica collana editoriale femminista fondata da Laura Lepetit e ora diretta da Claudia Durastanti, sta ripubblicando tutti gli scritti ā finora introvabili da decenni ā della maestra del pensiero femminista italiano Carla Lonzi, inziando da Sputiamo su Hegel. Ho raccontato su Esquire come sia (ri-)leggerli nel 2023 (spoiler: importante e necessario).Esquire | Ā«Volevo un'altra storia, un altro posto, un altro barĀ»
Sappiamo tutti chi ĆØ Mauro Repetto e abbiamo tutti avuto almeno una teoria complottista sulla sua vita dopo gli 883. Dopo lāuscita del suo memoir Non ho ucciso lāuomo ragno, ho parlato con lui per scoprire la veritĆ ā e il suono della sua voce.Esquire | Caleb Azumah Nelson e l'identitĆ della diaspora
Caleb Azuman Nelson ĆØ nato in Ghana e cresciuto a Londra. Nei suoi romanzi racconta di blackness, di comunitĆ e di identitĆ della diaspora. Ho parlato con lui dopo la pubblicazione in Italia di Piccoli mondi, il suo secondo libro.Pezzettini dāautore | Essere bambini secondo Susie Morgenstern
La nuova puntata di Pezzettini dāautore, il podcast di Babalibri che racconta le vite degli autori di libri per lāinfanzia più famosi, ĆØ dedicata a Susie Morgenstern e alla sua vita vissuta sempre con gli occhiali rosa a forma di cuore sugli occhi.Ć uscito il primo numero di Plus, lāapprofondimento di 3G riservato agli abbonati. Racconta della cittĆ che ha rubato il mio cuore e i miei pensieri. Lo si può leggere con un periodo di prova gratuito di 7 giorni, ma spero resterete con me anche per i prossimi mesi.
CI VEDIAMO LƬ
Sono particolarmente orgogliosa dellāinvito da parte di NOI ā Libreria Spazio di vicinato di affiancare Claudia Durastanti mercoledƬ 18 ottobre per parlare di Sputiamo su Hegel di Carla Lonzi. Iniziamo alle 19, ed ĆØ necessario registrarsi gratuitamente qui.
GiovedƬ 19 ottobre alle 18.30, invece, alla liberia Occasioni dāinchiostro al Villaggio Barona, parlereo di trasformazioni personali e territoriali con Flavio Pintarelli e il suo primo romanzo Il velo.
NEI DINTORNI
Anonima Kunsthalle ĆØ uno spazio espositivo di un metro quadro ospitato a Varese nello studio2 di Ermanno Cristini e Luca Scarabelli, affidato ogni anno a un* curator* divers* per tutta la stagione espositiva. Per il 2022/2023, la direttrice artistica di Anonima Kunsthalle ĆØ Cecilia Mentasti, curatrice e art-worker varesina, che ha deciso di dedicare alla sua cittĆ e provincia dāorigine il programma di mostre.
I primi tre momenti hanno ospitato Blonk, Francesco Pozzato e Laura Paja. Il terzo episodio di questo ciclo ĆØ intitolato Giornalisti, antennisti e amanti dellāetere e presenta un video inedito di Jacopo Rinaldi, girato tra nel vuoto spettrale del Grand Hotel Campo dei Fiori, e merita decisamente una visita.
DAL COMODINO
Siamo tutt* presi dalla frenesia per Benjamin Labatut, no? Dato che Quando abbiamo smesso di capire il mondo e Maniac li conosciamo ormai a menadito (e, in caso contrario, spero provvederete al più presto), la cosa migliore da leggere è questo non-profilo che Adam Dalva ha dedicato allo scrittore cileno su Lit Hub.
DALLA GALLERY

The Watchman ĆØ il nuovo film dellāartista libanese di stanza a Parigi Ali Cherri. Ć il pezzo di punta di Dreamless Nights, la più ampia presentazione ad oggi del suo lavoro, appena inaugurata alla GAMeC di Bergamo. Come sempre, film e archeologia, documentario e fiction si intersecano nel lavoro di Cherri per raccontare conflitti più o meno latenti, a livello geopolitico e personale. Con un tempismo impensabile, e unāattualitĆ da togliere il fiato.
E voi? Qual ĆØ lāorizzonte inaspettato che ĆØ entrato a far parte della vostra quotidianitĆ ?
A presto!
A quanto pare Stendhal ha descritto cosƬ Varese nel suo Rome, Naples et Florence (āRoma, Napoli e Firenzeā) nel 1817.
Per puro caso, o per segno del destino, anche la destinazione della prima spedizione a Varese sotto la neve.